CAFFÈ FILOSOFICO 2022 (LICEO ARTISTICO) – RASSEGNA

Si è concluso il caffè filosofico di Simone Vaccaro, tenutosi in modalità telematica, con i ragazzi del Liceo Artistico Benedetto Alfieri di Asti, le ultime due settimane di febbraio e le prime due di marzo.
Ci siamo riuniti per parlare di tecnica. E di etica, in primo luogo. Il sottile filo rosso che collega questi due domini della realtà umana ha permesso di attraversare i campi e portare al centro della riflessione una questione fondamentale: quale rapporto tra etica e tecnica? Parlare di etica, oggi, significa confrontarsi con una pletora di etiche applicate, di una molteplicità spesso e volentieri eterogenea di approcci a singole sfere che apettano di essere affrontate sul lato esclusivamente pratico. Il sottile filo rosso si fa sempre più sottile proprio allorquando all’etica si predilogono le etiche e il generale lascia il posto ai vari particolari, in cerca di autori. In tale contesto, che potremmo indicare sintomatologicamente come il segno della contemporaneità, l’equilibrio etica-tecnica si sbilancia tanto a vantaggio del primo (etica normativa che impone una batteria di istruzioni da seguire) quanto del secondo (etica deve cedere il passo alle esigenze tecnico-pragmatiche monopolizzando la direzione stessa dell’ipotesi etica utilitarista che cede il passo alle utilità contingenti dei differenti domini connotati dalle proprie esigenze). Si è cercato allora di riannodare il filo, o quanto meno di rimpolparlo un po’, interrogandoci nuovamente sul rapporto tra etica e tecnica.
Certamente, si potrebbe affermare che una tale impostazione possa essere accusata di misoneismo – e di esempi anche illustri di certo abbondano, tra catastrofisti e apocalittici sparsi un po’ ovunque per il mondo -, ma l’impostazione che si è scelta ha natura differente: si è deciso di presentare, a grandi(ssime) linee la filosofia di Gilbert Simondon il grande filosofo francese che ha indagato con scandaglio imparziale e lucido la tecnica enucleandone con originalità problemi e anticipando soluzioni notevoli.
Ma per farlo ci si è dovuti confrontare con la teoria fondamentale dell’essere in ottica ontogenetica presentata nella sua tesi dottorale L’individuazione alla luce delle nozioni di forma e informazione. Se il pensiero tradizionale si vedeva scisso tra una impostazione ilemorfica (il sinolo aristotelico come forma e materia) e una monistico-sostanzialista (sia nella sua unità che nella sua pluralità atomistica), operando pertanto con concetti già individuati (forma / materia; sostanza unica / sostanza plurali), proprio ciò che manca è riporre l’attenzione sul processo di individualizzazione. È a partire da questo rovesciamento che Simondon instaura la sua logica. L’essere pertanto sarà colto nella sua continua genesi, nella sua in-formazione, ovvero presa di forma: centrali allora sono le varie fasi dell’essere che accomuna tanto la meteria inorganica, quanto l’essere vivente semplice fino alla forma più complessa quale è quella dell’uomo.
L’analisi di Metamorphosis di Escher ci ha permesso di visualizzare questo processo formativo di continuo sfasamento: come i limiti delle figure si aprivano e divenivano i limiti grazie ai quali identificare le figure che divenivano grazie all’apertura e alla chiusura di quei limiti stessi, così l’essere si sfasa e si in-forma. Per questo non ci si può fermare ad un solo dominio; il dominio dell’essere è la trasformazione. E così si è passati dall’essere come materia inorganica all’essere come essere-vivente umano e all’etica come suo portato psico-fisico. Da qui il passaggio è stato naturale. La tecnica come atto produttivo e collettivo interessa l’uomo e la sua rilevanza etica non può disgiungersi da quella strettamente ontogenetico e tecnico. La tecnica allora non può essere demonizzata come pericolo apocalittico, né magnificata come sorte progressiva quasi miracolosa, ma va inserita all’interno di un orizzonte più coplessivo e meno ideologico: la tecnica ci premette di affrontare la problematica filosofica per eccellenza, ovvero:
teoria del sapere e teoria dell’azione, in rapporto con la teoria dell’essere (MEOT, p. 219).
@ILLUS. by WAI, 2022