ARTE & INTERPRETAZIONE (Podcast)
Che differenza c’è tra il gabinetto del vostro bagno ed un gabinetto esposto in una galleria d’arte?
Entrambe hanno un autore, ma solitamente non ci chiediamo che cosa volesse “dire” colui che ha progettato il gabinetto per il nostro bagno. Viene spontaneo invece chiedersi che cosa Marcel Duchamp volesse “dire”, esponendo un orinatoio in una galleria d’arte (Fontana, 1917).
Questa necessità di trovare un’interpretazione, un significato nascosto dietro un oggetto, sorge soltanto quando ci aspettiamo che dietro di esso vi fosse un autore con intenzioni che vanno oltre quelle immediatamente manifeste. La critica d’arte e la filosofia dell’arte si chiedono da secoli quale sia (e quale dovrebbe essere) il ruolo dell’autore e delle sue intenzioni nelle interpretazioni che attribuiamo ad opere letterarie, musicali, ad installazioni artistiche, dipinti ed opere cinematografiche. C’è chi ha sostenuto che in realtà possiamo fare totalmente a meno delle intenzioni dell’autore per interpretare un’opera. Che il significato di un’opera letteraria emerge direttamente e chiaramente dal testo, qualunque fosse l’intenzione originaria dello scrittore. Quali sono gli argomenti a favore di questa prospettiva? Quali le critiche che le si possono muovere?
@ILLUS. by KITSCHSTER feat. SOBERMAN, 2021
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