Un’epidemia rapidamente evoluta in pandemia, che ha scatenato il pandemonio, un concilio su scala mondiale, confusionario e rumoroso, di soggetti che cercano di vedersela con un reale inatteso.
Un virus che si diffonde velocemente e per cui non è disponibile una cura immediata è un fatto che la contemporaneità non si aspetta. Nel testo di presentazione del tema del IX Congresso dell’AMP, Jaques-Alain Miller afferma:
La natura era il nome del reale quando nel reale non c’era disordine. Quando la natura era il nome del reale, si poteva dire, come disse Lacan, che il reale torna sempre allo stesso posto. […] il reale – nell’epoca in cui si confondeva con la natura – era caratterizzato dal fatto di non sorprendere.
[A. Miller, Un reale per il XXI secolo, AMP Scilicet, Alpes, Roma 2013, p. XX]