GILBERT SIMONDON – IL SACRO È RETICOLARE

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La degradazione della sacralità non è tanto la materialità delle sue rappresentazioni quanto la condizione di separazione, di frammentazione, di mobilità manipolabile degli oggetti che la rappresentano – medaglia, amuleti, immagini. Non occorre strappare la tunica, non occorre frammentare il sacro, perché esso è, nella sua natura, universo e rete di punti-chiave, tessuto di centri, comunicanti gli uni con gli altri e rispondentesi in questa struttura di unità-pluralità, di molteplicità comunicante. Rompere la rete per volgere a proprio profitto uno dei nodi vuol dire distruggerlo come nodo. Il tessuto frammentato non è un tessuto, non più di quanto una sola molecola possa essere da sola un cristallo, ma richiede altre molecole della stessa specie per formare con essa una struttura reticolare infinita e sempre ricominciante in ogni maglia
[G. Simondon, Sulla tecnica]
Nella edizione curata da Antonio Stefano Caridi, edita Orthotes.
@ILLUS. by FRANCENSTEIN, 2021