REPLICA DI THE DOOMSTAH A MARCELLO COPPO
The Doomstah aveva lasciato un commento all’articolo che riportava le dichiarazioni di un certo Coppo (qui), ma quelli della Nuova Provincia si sono dimenticati di approvarlo. Ecco dunque riproposte integralmente le sue affermazioni.
Dio è l’eternità degli enti.
Dio è l’essere sé di ciò che appare.
Dio è tutto intero in ogni punto di se stesso. (Sentenza III dei XXIV filosofi)
Mi trovavo in zona stazione, bazzicavo con l’idea di prendere un gelato. Non ho capito la natura del contendere. Comunque sia mi sento scomodato da queste parole. Le eresie dei cristiani hanno le gambe corte: se come dice Tommaso D’Aquino Dio è l’infinito in atto mancante di nulla, che senso ha introdurre come ipotesi il mondo? Noi siamo già in Dio. Noi stessi siamo gli Attributi con cui descriviamo Dio (come dice Abd al-Karim al-Jili).
ALLAH MALIK AL-MULK
In politica Dio, o Re dei re, tutto dispone (è disposto) così come vuole (è). Egli è colui che apre la mano e colui che chiude la mano.
ALLAH AL-JABBAR
Così parlò The Doomstah
Sempre The Doomstah poi aggiunge: “Non capisco molto di politica, non me ne intendo e non mi piace. Però la teologia, quella sì, mi piace. Mi piace poi chiedere ai cultisti del tempo che forma abbia, il tempo” – e precisa – “Sta tutto nel Suo gioco, Dio”.
Rettifica: la nuova provincia ha successivamente approvato il commento.
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