PRESENTAZIONE PROGETTO CCS-ASES PER LE SCUOLE
Tra gennaio/febbraio e maggio 2023, il Centro Casa Severino (CCS) e l’Associazione Studi Emanuele Severino (ASES) hanno organizzato una serie di incontri di approfondimento filosofico, rivolti agli studenti dei Licei e degli Istituti Secondari Superiori del territorio bresciano.
Gli incontri si tengono tutti a Brescia, presso Centro Casa Severino, ossia all’interno dell’abitazione in cui il filosofo bresciano ha vissuto e operato.
Tali incontri consistono in una lezione, tenuta da professori universitari afferenti ad ASES, al seguito della quale viene lasciato ampio spazio alle domande e alle sollecitazione degli studenti.
Parte integrante delle lezioni è anche il contributo di due dottori in Filosofia e studenti di laurea magistrale presso l’Università degli Studi di Torino, dott. Pietro Caiano e dott. Alessio Fedeli, che, oltre a coordinare le domande e a gestire l’interazione con gli studenti, tengono alcuni brevi interventi complementari e/o introduttivi alle lezioni stesse.
I sei incontri sono così suddivisi:
– 2 incontri per il terzo anno.
– 2 incontri per il quarto anno.
– 2 incontri per il quinto anno.
Sino ad ora, si sono già tenuti 3 incontri, uno per anno di corso.
13/1/2023 – La nascita della scienza moderna (quarto anno).
Relatore: prof. Luigi Vero Tarca (Ca’ Foscari).
Discussants: dott. Pietro Caiano, dott. Alessio Fedeli.
Galileo Galilei, in continuità con l’affermazione democritea dell’atomo come essenza del Reale, distingue tra qualità primarie (quantità) e secondarie (qualità) e afferma l’esistenza di leggi eterne della natura, conoscibili grazie al sapere matematico. Qui l’identità tra realtà (natura) e pensiero (matematica) è immediata: Galilei non dimostra, ma dà per scontato, che il gran libro della natura sia scritto in caratteri matematici e sia conoscibile solo a patto di ridurlo a quantità. Questa è la base della conoscenza scientifica, che però con Galilei inizia a presentarsi in modo nuovo: viene infatti fondata non più sulla mera speculazione (theorein), ma su una serie di operazioni pratiche (esperimento) che hanno il compito di veri-ficare (verum facio) l’ipotesi e validarla come legge.
Parte 1 ↘️
Parte 2 ↘️
20/1/2023 – Il culmine dell’episteme: l’idealismo hegeliano e la dialettica (quinto anno).
Relatore: prof. Gaetano Chiurazzi (UNITO).
Discussants: dott. Pietro Caiano, dott. Alessio Fedeli.
L’idealismo hegeliano realizza compiutamente il percorso epistemico generale inaugurato dalla filosofia antica, all’interno del quale la Verità è l’Eterno che riaccade secondo un movimento identico (dialettica) e salva le determinazioni contingenti dalla contraddizione e dal nulla, ma anche quello specifico inaugurato da Cartesio (filosofia moderna). Hegel si ricollega esplicitamente a quei percorsi, riconoscendo sovente il suo debito a Eraclito («non c’è proposizione di Eraclito che io non abbia accolta nella mia Logica», Hegel, Lezioni di storia della filosofia, I) e dando massima realizzazione all’eidos platonico, che nel suo Sistema è il fondamento, dialetticamente automoventesi, del Tutto. Si leggerà e spiegherà con esempi il breve paragrafo dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in cui Hegel espone i cardini della dialettica.
Parte 1 ↘️
Parte 2 ↘️
9/2/2023 – Polemos, identità e opposizione (terzo anno).
Relatrice: prof.ssa Nicoletta Cusano (UNINT).
Discussants: dott. Alessio Fedeli, dott. Lorenzo Romagnoli, dott. Pietro Caiano.
Il rapporto tra identità e innegabilità (opposizione al proprio negativo) è al centro della filosofia fin dal suo primo presentarsi. Lo si vedrà in riferimento ad Anassimandro, Eraclito e Parmenide, mostrando come nel loro “dialogo” a tre venga progressivamente esplicitato il significato dell’identità-opposizione: dall’apeiron, come identità dei contrari in alternanza oppositiva tra loro regolata dall’ordine del tempo, al polemos quale relazione che, contrapponendo, unisce ogni cosa, all’essere parmenideo essenzialmente opposto al non essere. Come Eraclito aveva esplicitato il lato “polemico” dell’apeiron, così Parmenide porta alla sua massima estensione ontologica l’opposizione eraclitea tra contrari (essere e non essere). Oltre non si può andare.
Nota. Di norma Eraclito e Parmenide vengono solo contrapposti: uno come filosofo del divenire, l’altro dell’eterno. In realtà vi è solo un aspetto che divide Eraclito da Parmenide, che è poi lo stesso che divide Parmenide anche dal resto della filosofia: la temporalità dell’opporsi alla propria negazione da parte dell’identità (esser-sé).
Parte 1 ↘️
Parte 2 ↘️
ASES – Youtube
@LOGO by ASES