DELL’IMBROGLIO DEL MALVAGIO THE BROCK AI DANNI DELLA CIURMA DI BOSSE-DE-NAGE

Con l’aggiunta dell’Alice del Paese delle Meraviglie alla ciurma, la compagine gagliarda proseguiva indisturbata verso la meta gloriosa quando, dopo giorni e giorni di cammino ininterrotto, senza soste e pause, mangiando in piedi e dormendo mentre si era cammino, Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, intuendo che di lì a non molto sarebbe giunto il giovedì di quella settimana, con un «’HA ‘HA» come a dire “Ora prendiamoci un meritato giorno di pausa, grazie al quale ritemprare il corpo e la mente!”, indisse la Giornata Mondiale del Riposo del Giovedì. L’intero manipolo concordò e, di concerto, si decise di passare la giornata in pratiche rilassanti defaticanti toniche ioniche atte a riscoprire la vera essenza del proprio sé oramai del tutto intrappolato dal nuovo ordine terapeutico propagandato da un apparato tecnoscientifico turbomondialista di palese matrice turbocapitalista.
Certo, il problema sarebbe stato individuare un’attività che mettesse tutti d’accordo; cosa non facile data la molteplicità dei gusti che li contraddistingueva: chi si rilassava a contare le pecore, chi a contare i conti che non tornano, chi a contare storie, chi a contare balle… Per non parlare di quelli che trovavano relax a dissodare il terreno, chi a leggere ad alta voce e chi a voce bassa, chi a saltare la corda chi i pranzi chi gli ostacoli… E che dire di coloro che si lasciavano dondolare sull’amaca chi sulla sedia a dondolo e chi sul cavallo? Trovare una sintesi risultava molto più complesso del previsto, nonché un momento cruciale per quella branca di studi che trova nel team building il fulcro delle sue laute sovvenzioni. Ma su di una cosa non c’erano attriti e questa venne con grande lungimiranza scelta dalla ciurma: andare a pesca. Decisero allora che per celebrare degnamente la Giornata Mondiale del Riposo del Giovedì sarebbero andati a pescare nel laghetto lì vicino.
Il laghetto non era molto grande, ma rinomato per la sua grande quantità di pesce, sia di acqua dolce che di acqua salata, sempre fresco, educato e gentile, accomodante con i pescatori, giocherellone soprattutto con i bambini, sempre allegro e divertente, tanto che durante le festività si riempiva di barche e di famiglie che passavano del tempo a rilassarsi nuotando in quelle acque cristalline. Non era molto distante da dove loro si trovavano e pertanto lo raggiunsero in un batter d’occhio. Notarono subito l’assenza assoluta di imbarcazioni: il lago era una lastra luccicante, piatta e silenziosa. Ciò un po’ insospettì il gruppetto, che però inferì la causa di quelle desolazione con ragionamento inappuntabile: la Giornata Mondiale del Riposo del Giovedì era stata indetta da troppo poco tempo, per cui tutti i vacanzieri attendevano ancora alle loro faccende, ignorando di essere vacanzieri. Affittarono due imbarcazioni dal proprietario della locanda in riva al lago – personcina squisita e affabilissima – e presero così il largo con l’intenzione di pescare il pesce più grosso del lago.
Come è giusto aspettarsi da esperti pescatori sportivi, iniziò una competizione tra l’Alice del Paese delle Meraviglie, grande pescatrice di alici, il mistico teologo di provincia che con le sue doti affabulatorie e il suo mistico bastone in passato aveva già riportato molte vittorie nella pesca d’altura e Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, che aveva studiato a fondo l’ars piscandi sul manuale dottissimo di Lo Studioso, C’è pésca e pèsca. L’arte di saper distinguere la pésca dalla pèsca. Documenti, fonti e testimonianze, e che per lui il pescare non aveva più segreti.
L’Alice del Paese delle Meraviglie era campionessa nello stile à la roubaisienne, grazie al quale era in grado di stancare il pesce che non poteva che arrendersi all’abilità del pescatore; il mistico teologo di provincia padroneggiava la pesca a legering che, è noto a tutti, richiede una precisione tecnica che non tutti possiedono; Bosse-de-Nage, invece, preferiva pescare utilizzando una tecnica di suo invenzione, ovvero la wokfishing, pesca con padella da lui perfezionata, codificata e resa nota al grande pubblico in un articolo – Metodi e vantaggi dello stile wokfishing – dalla grande risonanza internazionale.
Raggiunta una zona sufficientemente profonda per poter pescare con comodità, i tre prepararono tutto l’occorrente per la competizione. La meticolosità e la precisione di ogni singolo gesto lasciò tutti a bocca aperta tanto che si lasciarono andare ad un tifo da stadio: uno parteggiava per l’Alice del Paese delle Meraviglie, un altro per il mistico teologo di provincia, un altro ancora per Bosse-de-Nage. C’era chi, infine, era sostenitore dei pesci e li incitava affinché non si facessero catturare. I contendenti presero posizione e rimasero in silenziosa attesa. Si fece ben oltre mezzodì, ma di pesci, nemmeno l’ombra. Ma si sa, la nobile arte della pesca richiedere tempo e pazienza: per questo rilassa lo spirito e il corpo. Arrivati intorno alle 18, e non avendo ancora visto un solo pesce, iniziarono a demoralizzarsi, ma Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, con un agonistico «’HA ‘HA» come a dire “Non ci muoviamo di qua fino a quando non abbiamo pescato un solo pesce!” infuse nell’animo di tutti il sacro fuoco della competizione: ritornarono in sé e si concentrarono più di prima. Trascorse una settimana abbondante, ma ogni loro tentativo finiva con un epic fail: nemmeno una vecchia scarpa! Al che iniziarono a insospettirsi: tre esperti pescatori che passano una settimana abbondante a tentare di tirar su qualcosa ma niente? Troppo strano. C’era sicuramente qualcosa sotto.
Tornarono a riva per chiedere informazioni al proprietario della locanda ma di lui, nemmeno una traccia. Tutto era abbandonato e tristemente desolato. Allora capirono: quella personcina squisita e affabilissima altri non era che il malvagio The BRock che mollava tutto per andare a scrivere su Arena Philosophika e che, per far loro perdere tempo, li aveva ingannati portandoli a ingaggiare una sfida di pesca tra di loro avendo previamente fatto sparire l’intera fauna locale! Un piano malvagio, da vero genio del male!
Accortosi di ciò, Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, esplose in un inferocito «’HA ‘HA», lanciandosi all’inseguimento di quel terribile nemico.
@ILLUS. by FRANCENSTEIN, 2021