QUANDO VENNE SPIEGATO A BOSSE-DE-NAGE IL FUNZIONAMENTO DELLA MAPPA
Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, era un grande appassionato – lo sappiamo oramai bene – di mappe. Amava soprattutto quelle in scala, con una predilezione per il rapporto 10:1 che, stando alle sue parole, rappresentava la perfezione delle proporzioni. Non che non stimasse quelle 9:1, di cui per altro ne possedeva alcune di pregiatissima fattura, ma le teneva comunque in minor considerazione rispetto a quelle che presentavano un rapporto di 5:1, a suo dire, più prossimo alla perfezione. Degne di lodi erano anche le mappe in scala 8:1, ma che potevano divenire 7:1 o 6:1 a seconda dell’orientamento dal quale le si prendevano. Ma la sua preferita, per splendore, qualità della pergamena, preziosità delle decorazioni eassoluta inutilità era la mappa in scala 1:1: si dice che Bosse-de-Nage possedesse il planisfero, oggetto tanto raro quanto importante, e che per motivi di spazio lo tenesse sempre arrotolato in un apposito portamappe, nascosto in un luogo sicuro e con la giusta temperatura (tra i 45 ≤ 65 gradi Celsius ovvero a 65 ≥ 45 gradi Centigradi, nonché a 110 gradi Fahrenheit circa) e umidità (tra il 50% e il 70%, per cui al 60%) per la conservazione. C’è chi giura, infine, di averlo visto utilizzarla come pochette…
Pertanto, quando si trovò tra le mani la mappa che il Sindaco della Cittadinanza Tutta gli consegnò, fu naturale per lui iniziare a studiarne le caratteristiche tecniche quali la scala, la manifattura, le illustrazioni, i colori, la legenda, la tipologia di carta, lo spessore, l’accuratezza, la lucentezza, l’odore l’arrotolabilità e la srotolabilità, la resistenza alle abrasioni, la resilienza, l’ignifugibilità, la maneggevolezza, la dimestichezza, quando venne interrotto dal Sindaco:
– Vostra Eccellenza Eminentissima e Reverendissima, siamo lieti di constatare la voracità con la quale sta analizzando la mappa del Là Fuori. Siamo spiacenti, al contempo, di doverla informare che ciò che ha in mano non segue le regole che, se non per legge almeno per buona creanza, devono seguire tutte le altre mappe. È un esemplare speciale, unico nel suo genere. Per ritrovarne un’altra simile si deve prima completare il giro del Là Fuori, seguire gli indizi e trovarla: e non è facile come sembra! Molti ci hanno provato, pochi son tornati, nessuno c’è riuscito…
A queste parole Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, smise immantinente di studiare la mappa, esprimendo in un concentrato «’HA ‘HA» tutto il suo smodato desiderio di conoscenza. Allora il Sindaco della Cittadinanza Tutta:
– Vostra Eccellenza Eminentissima e Reverendissima, è arrivato il momento che le illustri le regole base del funzionamento della mappa (quelle più strutturate le scoprirà cammin facendo):
- Mai rovesciare la mappa all’incontrario. I cataclismi che potrebbe ingenerare un così scellerato gesto sarebbero incalcolabili per il Là Fuori;
- Mai strapparne volutamente o accidentalmente un solo lembo: la carta marcirebbe in fretta decretando la fine di tutti gli abitanti della Terra di Cuccagna;
- Sempre ricordarsi che la mappa non indica la strada corretta a chi gli sta antipatico;
- Mai annaffiare gli alberi disegnati sulla mappa anche se si dovesse avere la tentazione di cedervi dato il realismo pittorico dei suoi particolari;
- Sempre ricordarsi che la mappa indica sempre il nord e che ontologicamente non può orientarsi a sud, né a est o a ovest;
- Sempre ricordarsi che la mappa segnala il punto in cui si è, ma non quello in direzione del quale ci si vuole dirigere;
- Mai srotolarla imprimendo una forza superiore a 0,4 N in quanto si risentirebbe per la foga e inizierebbe a indicare strade sbagliate;
- Sempre ricordarsi di arrotolarla nel medesimo verso, altrimenti lo schock subito la farebbe impallidire;
- Sempre ricordarsi di credere nella mappa, anche quando la strada intrapresa sembra condurre altrove rispetto la meta;
- Mai dare da mangiare alla mappa cibi che non siano rigorosamente bio e coltivati dal suo contadino di fiducia.
Questo decalogo contiene parole di verità e sarebbe bene, per la vostra incolumità e per la buona riuscita dell’impresa, che lo imparasse a memoria. Non voglia il cielo che capiti qualcosa a Vostra Eccellenza Eminentissima e Reverendissima dopo aver affrontato un viaggio così avventuroso e periglioso!
Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, che non difettava affatto di buona memoria, imparò il decalogo in un battito di «’HA ‘HA».
– Mi restano solo due raccomandazioni, nella speranza che seguendole tutto vada per il meglio:
- le regole espresse nel decalogo sono tutte sbagliate: l’unica soluzione percorribile è operare in direzione diametralmente opposta. Per questo le ho consigliato di studiare a memoria le regole, per potersi così regolare di conseguenza nel fare il contrario speculare;
- faccia attenzione a tutti gli agguati, alle malie, agli incantesimi e ai perigli cui sarà soggetto, provenienti senza ombra di dubbio dal minaccioso The BRock che mollava tutto per andare a scrivere su Arena Philosophika. Dio solo sa quali oscure mire nutre nei confronti della mappa! Egli è il pericolo numero 1. Sia estremamente accorto! Nessuno sa che volto abbia e non è esclusa l’eventualità che sia munito di più di un volto, forse uno a stagione, forse uno per il lunedì e un altro per il martedì… ma per gli altri giorni? Nessuno lo sa!
Al sentire della minaccia incombente, Bosse-de-Nage non si fece impaurire e con grinta, classe e armonia promise con un promettente «’HA ‘HA» che ci avrebbe pensato lui a difendere il prezioso cimelio dal masnadiero senza volto.
Rassicurato dal piglio del cinocefalo babbuino, il Sindaco della Cittadinanza Tutta si mise il cuore in pace e finalmente consegnò ufficialmente la mappa del Là Fuori a Bosse-de-Nage.
@ILLUS. by, FRANCENSTEIN, 2021
@MAPPA by DEB, 2021